Nuova Riveduta:

1Timoteo 1:12

Paolo, esempio della misericordia divina
At 26:9-20; 1Co 15:9-10
Io ringrazio colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù, nostro Signore, per avermi stimato degno della sua fiducia, ponendo al suo servizio me,

C.E.I.:

1Timoteo 1:12

Rendo grazie a colui che mi ha dato la forza, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia chiamandomi al ministero:

Nuova Diodati:

1Timoteo 1:12

E rendo grazie a Cristo nostro Signore, che mi fortifica, perché mi ha ritenuto degno di fiducia, ponendo al suo servizio me,

Riveduta 2020:

1Timoteo 1:12

Testimonianza dell'apostolo Paolo
Io rendo grazie a colui che mi ha reso forte, a Cristo Gesù, nostro Signore, per avermi reputato degno della sua fiducia, chiamando al ministerio me,

La Parola è Vita:

1Timoteo 1:12

Ringrazio Gesù Cristo, nostro Signore, che mi ha considerato degno di fiducia e mi ha dato la forza di compiere il servizio che mi ha affidato.

La Parola è Vita
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Riveduta:

1Timoteo 1:12

Io rendo grazie a colui che mi ha reso forte, a Cristo Gesù, nostro Signore, dell'avermi egli reputato degno della sua fiducia, ponendo al ministerio me,

Ricciotti:

1Timoteo 1:12

Io rendo grazie al mio datore di forza Cristo Gesù nostro Signore, che mi ha stimato fedele, ponendomi nel suo ministerio,

Tintori:

1Timoteo 1:12

S. Paolo ringrazia Gesù Cristo per la sua conversione
Rendo grazie a Cristo Gesù, Signor nostro, che mi ha reso forte e mi ha stimato fedele, ponendo nel ministero me,

Martini:

1Timoteo 1:12

Rendo grazie a colui, che mi ha fatto forte, a Gesù Cristo Signor nostro, perché mi ha giudicato fedele, ponendomi nel ministero:

Diodati:

1Timoteo 1:12

E rendo grazie a Cristo nostro Signore, il qual mi fortifica, ch'egli mi ha reputato fedele, ponendo al ministerio me,

Commentario abbreviato:

1Timoteo 1:12

Versetti 12-17

L'apostolo sapeva che sarebbe giustamente morto, se il Signore fosse stato estremo nel notare ciò che non andava; e anche se la sua grazia e la sua misericordia non fossero state abbondanti con lui quando era morto nel peccato, operando nel suo cuore la fede e l'amore a Cristo. Questo è un detto fedele; sono parole vere e fedeli, su cui si può fare affidamento, che il Figlio di Dio è venuto nel mondo, volontariamente e di proposito, per salvare i peccatori. Nessun uomo, con l'esempio di Paolo davanti a sé, può mettere in dubbio l'amore e il potere di Cristo di salvarlo, se desidera davvero confidare in lui come Figlio di Dio, che è morto sulla croce e ora regna sul trono della gloria, per salvare tutti coloro che vengono a Dio attraverso di lui. Ammiriamo e lodiamo la grazia di Dio, nostro Salvatore, e attribuiamo al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, tre Persone nell'unità della Divinità, la gloria di tutto ciò che è stato fatto in, da e per noi.

Riferimenti incrociati:

1Timoteo 1:12

Giov 5:23; Fili 2:11; Ap 5:9-14; 7:10-12
1Co 15:10; 2Co 3:5,6; 4:1; 12:9,10; Fili 4:13; 2Ti 4:17
At 16:15; 1Co 7:25
1Ti 1:11; At 9:15; Col 1:25

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